lunedì 31 ottobre 2011

We like "NOT-FASHION" photography






























Hedi Slimane lo si trova un po' dappertutto, nelle didascalie delle copertine degli album dei Phoenix e dei Daft Punk, nei componenti della redazione di Libération e di Vanity Fair, sul retro di numerosi libri fotografici, persino nel team creativo di Lady Gaga. Le immagini di Hedi Slimane hanno tappezzato le riviste di tutto il mondo e sono rimaste impresse nella memoria di qualsiasi donna abbia sviluppato una minuscola sensibilità per ciò che è bello. 


























Come Chadwick Tyler, Hedi Slimane racconta il mondo della moda attraverso una 'not-fashion photography'. E' un creativo versatile, stilista, disegnatore, illustratore e infine, fotografo. In soli 43 anni ha preso una laurea in Scienze Politiche a Science-Po Paris, una in Storia dell'Arte all'Ecole du Louvre, ha messo d'accordo le sue origini tunisine-italiane-brasiliane ed ha esercitato almeno quattro diverse professioni. La sua carriera inizia in veste di designer presso la casa Yves Saint Laurent alla fine degli anni '90. 
 

























Pochi anni dopo passa alla Dior e nel 2000 viene nominato International Designer of the Year. Nel 2007 decide di lasciare la casa Dior che, pur di non lasciarsi sfuggire il suo creativo più brillante, si offre di co-finanziare una nuova linea, un nuovo marchio che porti il suo nome. Hedi Slimane rifiuta e si butta in una nuova impresa: disegnare e scattare con le sue mani una nuova collezione d'abiti.




















Per la campagna pubblicitaria e per il fashion show della sua linea personale egli recluta modelle e modelli per le strade di Londra, NY, Berlino. Uno sciocco aneddoto, reperibile anche su Wikipedia, racconta che nel 2001 lo stilista tedesco Karl Lagerfeld abbia perso 42 kili in 13 mesi adducendo questa spiegazione: "All'improvviso ho sentito l'esigenza di vestirmi in un modo diverso, volevo indossare gli abiti di Hedi Slimane. Ma quegli abiti erano stati disegnati per ragazzi molto molto magri!". La dieta seguita da Lagerfeld era stata appositamente studiata dal dottor Jean Claude Houdret, che successivamente pubblicò un libro chiamato The Karl Lagerfeld Diet. Mi ha ricordato qualcuno che mi diceva che sono le forti convinzioni a fare i destini d'élites.

Hedi Slimane

















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domenica 30 ottobre 2011

A New York tutti parlano di Lui

La settimana scorsa mi trovavo alla lettura del portfolio dei più brillanti ex alunni dell'International Centre of Photography a New York. Sapevo che lo sciame di persone che popolava la sala era in gran parte costituito dall'élite di artisti, stilisti, fotografi, direttori artistici (fashion editors, galleristi, collezionisti...) che governa il mondo. Mimetizzata nella folla mi intrattenevo conversando con un giovane agente (photo agent) di origini francesi (il suo accento non lasciava dubbi), Emmanuel Tanner, che mi raccontava un fatto che l'aveva lasciato di stucco. Qualche mese fa l'aveva contattato un fotografo, un cero Chadwick Tyler, un ragazzotto spuntato dal nulla, più precisamente da un'insulsa cittadina della Florida, il quale poteva contare già qualche pubblicazione su riviste di moda. Ma sfogliando il suo portfolio, l'agente era stato ammaliato, stregato dalle sue fotografie. Me le descriveva come il sublime punto di incontro tra fine art e moda, come intimi ritratti delle modelle, come le immagini di moda più introspettive che avesse mai visto. Questo Chadwick Tyler aveva, secondo il rappresentante, una vision, un punto di vista davvero personale e riconoscibile. "Ebbene", proseguiva "non sono riuscito a trovargli un solo lavoro! nemmeno uno!". Mi ha spiegato che i clienti, i grandi e piccoli marchi, non sono interessati a un fotografo le cui immagini facciano parlare più di lui che del brand o dello sponsor che rappresentano. Le sue immagini  fanno passare in secondo piano il prodotto, che sia un abito o una borsa, come se questi oggetti fossero solo un mero pretesto, una scusa per dar vita all'arte del fotografo.

Il lavoro di Chadwick Tyler ha sortito in me la stesso profondo piacere avvertito dal suo agente. Non esistono ancora articoli in italiano su di lui. Ecco i link al suo sito, nel quale non bisogna perdere le gallerie di nudi a modelle emergenti e ragazze da lui fermate per la strada e iniziate al mondo della moda.

























Qui segue la traduzione a un'intervista al Chadwick Tyler di MedesignMeg.

"L'entusiasmo di Chadwick per scattare bellissime fotografie è evidente. Con il suo modo di parlare chiaro e l'attitudine a lavorare duro, quest'uomo vive per realizzare immagini magnifiche. Avendo lavorato con alcuni dei nomi più celebri (nel mondo della moda ndr) e dei futuri-più-celebri, vogliamo andare più vicini e scoprire di più...
Fai davvero foto eccezionali, perchè?

Perchè faccio foto a donne bellissime. E' difficile scattare una brutta fotografia a una specie di pedegree di fronte a te. Tu mi chiedi perchè.. Preferisco belle foto a quelle che fanno schifo.
Sei nato fotografo di moda?
Sono nato da minatori di carbone. Quindi direi di no, sono nato in una cittadina della Florida che si trova nella parte meridionale degli Stati Uniti. Ancora non mi sento di affermare che sono un fotografo di moda. Capita che fotografi modelle su set di alta moda [...]. Per me è tutto sulla modella, i vestiti sono secondari.
OK. Puoi provare a descrivere il mondo dei fotografi di moda? Che prevede la colazione?
La mia giornata inizia con pane e burro di arachidi, miele e banana. Credo che la chiamino un 'Elvis Presley'.
Hai sempre aspirato a scattare donne?
Originariamente aspiravo a fotografare animali della fattoria ma era solo per sport. Comunque le donne mi affascinano. Lo so che è un cliché, ma credo che per me sia a un altro livello rispetto alla maggior parte degli uomini. Si tratta di una dipendenza, non c'è nulla che preferirei fare.
[...]
Che cosa pensi mentre scatti?
Cerco di non pensare. Quando mi ritrovo a pensare cerco di smettere. Ho avuto i miei migliori risultati quando ho usato solo l'istinto. Se stai pensando troppo "you are pissing all of the vinegar out of the model".

Con quali clienti stai lavorando?
Non sono coinvolto biblicamente con nessuno. Lavoro con molte riviste di moda. Ti dirò con chi ho lavorato durante l'estate fino ad oggi. Sto lavorando a un servizio per il secondo numero del trimestrale JOY. Ho appena terminato il lavoro su alcune immagini che saranno su V #56. Ho appena finito di lavorare a un libro con Paul Rowland per la Supreme Show Packages S/S 09. Ho un servizio con Rachel Clark che uscirà  nel prossimo numero di EXIT.  Due servizi con Sofi, uno nella nuova rivista tedesca Mirage e uno sulla rivista di Londra Plastique. Due servizi con Melody, uno in Mirage e l'altro nell'annuale Sherman. Questo mese ho scattato anche per una nuova collezione di Alexander Wang e Rad Hourani; due designers che adoro. 


Cosa odi del tuo lavoro?
Odio le persone di merda. Ci sono troppi clown in questo ambiente. Tantissime persone che non fanno altro che dirsi a vicenda quanto sono fiche. Abbiamo capito, siete fighi, adesso muovetevi. 
Le tue fotografie sembrano qualcosa di molto intimo, come crei l'atmosfera giusta?
Quando una nuova modella arriva sul set io urlo a squarciagola. Così posso valutare con chi ho a che fare e valutare il mio approccio. Le modelle professioniste a questo livello sono abituate a essere fotografate seminude o nude. Non è una cosa nuova per loro. Voglio dire che è molto importante che una ragazza si senta al sicuro e rispettata durante lo shooting. Prima che una ragazza salga sul set io mi confronto sempre con un agente e parlo sempre anche con le modelle per sapere con che cosa si trovano a loro agio. Alla fine della giornata, se la modella non si sente a suo agio rispetto a quello che abbiamo fatto, allora io non ho fatto il mio lavoro.
Hai lavorato con alcune delle ragazze più apprezzate ma lavori anche con volti sconosciuti. Cosa definisce una modella 'idonea' nell'industria della moda?
Cosa-Chi-Quando. E' un giro di merda. Alcune ragazze diventano qualcuno solo perchè qualcun'altro più in alto le appoggia e tutti seguono l'esempio. Basta che alcune persone pensano che sei speciale e il resto del branco segue l'esempio [...].
In passato hai detto che se una ragazza è difficile, la spedisci a casa. Definisci difficile.
Difficile = stronza = non carina= reparto casa ("homeward bound" ndr)
Hai un ideale da raggiungere mentre scatti?
Mi piace concentrarmi solo sulla modella e dimenticarmi di tutto il resto. Questa domanda mi è stata fatta spesso. Vorrei avere una risposta. [...]
Altri link su Chadwick Tyler